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Traversata

ASSAGGIO DEL VOLUME

Cammino sempre piů veloce attirato dalla bellezza mentre vedo la realtŕ in pezzi, si scioglie nelle tenebre che mi circondano: č l’esistenza umana che segue il suo destino infinito. Vedo il bambino arrabbiato che cerca la bellezza nelle false immagini all’inizio della sua vita; vedo l’uomo guidato dal desiderio che trova un approdo su un’isola fatta dalla tenerezza di una dolce ragazza; lo vedo che sfida la fugacitŕ di suo padre;

lo vedo assaporare le vicissitudini della vita attiva tra gli apparati scenici di pastrelle bianche, aspirare alla gloria sotto le palme inclinate, affaccendarsi nel variopinto mondo asiatico quando credeva ancora nei risultati del suo lavoro; lo vedo mentre cerca di capire l’essenza della bellezza tra la moltitudine; lo vedo cercare la vera saggezza, lo vedo percepire, nonostante la sua cecitŕ, l’avvertimento,; lo vedo come il passato gli si riscrive nella ragione limitata; lo vedo rendersi conto di quanto č ancora lontano mentre č incerto tra la giusta direzione intuita ed i legami che lo trattengono; vedo l’angoscia che lo tortura scacciandolo dalla sua fortezza africana; lo vedo crescere sull’isola della saggezza dove, durante un infinito ondeggiare, l’ostacolo che esiste solo dentro di lui gli nasconde la bellezza eterna; lo vedo seppellire i suoi sentimenti ed intuire l’unicitŕ della sapienza vera. Ed infine lo vedo riappacificato con se stesso e disteso sul tavolo. Ma in tutto questo percorso, in ogni dettaglio, vedo i piaceri superficiali dell’uomo, la schiavitů dei desideri, l’immaturitŕ causata dai suoi impeti che portano dolore a lui stesso e agli altri e tutto questo soltanto perché č ignorante. Ma questo non sono io, non sono mai stato io e tutto questo balena lŕ, davanti a me, senza un senso, ingiustamente, forse non č mai esistito...



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